Innovazione negli impianti InStore

Innovazione negli impianti InStore

Qualsiasi punto vendita diverso per location, dimensione e posizionamento competitivo, si qualifica anche per come si attrezza nel layout, negli scaffali, nei sistemi di pesatura o di cassa, nelle luci, negli infissi, nel condizionamento, nei banchi frigo…Ovvero su tutto ciò che stabilmente e strutturalmente serve alla gestione del servizio per cui è stato pensato. Il punto vendita si qualifica anche, e forse con maggiore apparenza, per le modalità espositive dentro e fuori banco nell’uso di strutture promozionali temporanee negli interni o in vetrina, con azioni dirette al pubblico, virtuali o puramente pubblicitarie. Tutto ciò può generare inefficienza energetica, inquinamento di rumore, affollamento, scarti, perdite sfruttamento del lavoro o …può trasformarsi in elementi positivi. Oggi l’internet delle cose, la selezione di materiali compatibili e riciclabili, l’attenzione ai contratti di lavoro, la misurazione delle condizioni ambientali e di conservazione delle merci, possono fare la differenza di attrazione, qualità e soddisfazione del pubblico, meglio di burocratiche procedure prescrittive e autorizzative. In questo senso il futuro mostrato ad EXPO 2015 può essere riesaminato proprio secondo i criteri di effetto ed...
Innovazione nel packaging

Innovazione nel packaging

Tutte le analisi sulla sostenibilità nel Retail evidenziano la rilevanza degli imballi. Di fatto dalla nascita del libero servizio, l’imballo per l’acquisto diretto ha costituito un punto chiave per la visibilità, la funzionalità, la sicurezza, l’esposizione e il trasporto. L’enfasi sul packaging ha fatto sì che molte innovazioni nelle merci offerte nel Largo Consumo, siano Packaging diversified, multi pack, banded pack, cluster, on pack gift etc. La sensibilità allo spreco di materiale d’imballo, a partire dalla legge Ronchi del 1997, ha portato alla nascita di consorzi di riciclo per favorire la non dispersione del materiale dopo l’uso, attraverso la raccolta e la rigenerazione. Vetro, alluminio, carta /cartone, plastica, legno sono oggi tutti governati da modelli consortili, anche di leadership europea. L’aumento della popolazione e dei nuclei familiari piccoli se non singoli, l’aumento dell’offerta da produzioni lontane, come l’aumento della valenza emotiva e del segmento Premium, fa sì che all’origine aumenti l’offerta di packaging Che fare?  L’Italia, leader negli impianti di imballaggio specie per l’alimentare, sicuramente sa cosa proporre e ne ha le competenze. È necessario che impiantistica, produzione e distribuzione dialoghino e, a partire dal disegno del prodotto, si concepisca il suo fine vita per semplificare il più possibile. Di come ridurre gli scarti, consumare meno materiale ed energia…Queste le tematiche di cui parleremo con un panel di esperti, stimolati anche dall’emergere dell’economia circolare il cui scopo ultimo è riutilizzare tutto e azzerare gli...
Innovazione utile per la sostenibilità nel Retail

Innovazione utile per la sostenibilità nel Retail

Parlare di innovazione come parola d’ordine per il fattore competitivo è scontato. Realizzare Innovazione in maniera coerente e funzionale col posizionamento d’impresa, non lo è. Oggi, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, il posizionamento mirato al rispetto dei vincoli di sostenibilità ambientale, sociale ed economica richiede alle imprese di considerare oltre al target della propria offerta, tutti i portatori d’interesse che contribuiscono a rappresentare le esternalità prodotte e ricevute dall’impresa. Proporre l’adozione di soluzioni innovative con valutazioni non sistemiche ma parziali, scelte per i risultati piuttosto che per gli effetti, non contribuisce al fondamentale cambio di paradigma, oggi identificato nella ricerca di valori e benesseri durevoli, e i committenti della ricerca ovunque siano, ne devono essere consapevoli. Il mondo del Retail, trainante negli stili di vita e di consumo, è una committenza chiave nei progetti di sviluppo per la sua capacità far penetrare nelle abitudini e negli usi comuni nuove pratiche, strumenti, offerte e servizi, a volte in funzione delle proprie competenze, altre grazie all’influenza che esercita sui propri fornitori, ovvero sul mondo della produzione. Il GreenRetail Forum 2017 è dedicato a queste riflessioni con dibattiti, condivisioni e dissensi tra operatori ed accademici. Si partirà inquadrando, nell’orizzonte del terzo millennio, quanto nel pensiero innovativo ci sia di tecnologia e/o creatività, comprendendo come la combinazione di questi elementi si possa riverbare sull’offerta di beni e servizi e come incida sulle organizzazioni e persone che questi beni e servizi offrono o utilizzano. Si tratta di capire, senza forzature ideologiche, quale tipo di effetti si potranno avere per il futuro. L’agenda ONU 2030 fissa le priorità di tutti, cercheremo di capire nel contesto...
Al via la VI edizione dell’unica Vetrina della Sostenibilità nel Retail – GreenRetailForum&Expo 2016

Al via la VI edizione dell’unica Vetrina della Sostenibilità nel Retail – GreenRetailForum&Expo 2016

Milano – Al via la sesta edizione del Green Retail Forum&Expo, in programma giovedì 22 settembre alla Fabbrica del Vapore di Milano. L’edizione 2016, organizzata da Plef e NDB Marketing Consapevole in collaborazione con Distribuzione Moderna, FutureFoodInstitute, FairTrade, e Istituto Italiano Imballaggio, affronta il tema della trasparenza per un consumo consapevole, invitando al confronto Retail, Industria, Istituzioni e Società Civile. Il dibattito sulla trasparenza era già stato avviato nella scorsa edizione, con l’iniziativa #prodotto_dove, sviluppatasi poi con l’approvazione in aprile 2015 della legge che avvia la reintroduzione dell’obbligo di inserire lo stabilimento di produzione in etichetta. Se lo stabilimento di produzione in etichetta è già realtà, il percorso verso la trasparenza per dare la possibilità di conoscere integralmente la composizione e la filiera di produzione dei prodotti che abitualmente consumiamo è ancora lungo. La trasparenza non è un altro nome della sostenibilità, ma condizione necessaria per dare sostenibilità ai consumi, orientandoli verso scelte consapevoli e vicine agli interessi collettivi, dei consumattori, dei produttori e dei retailer responsabili. Dopo EXPO2015 e la firma della Carta di Milano, cosa è cambiato nella coscienza dei consum-attori e nelle priorità del sistema produttivo e distributivo? Il cibo e i consumi quotidiani hanno conquistato una dimensione di senso in cui al centro c’è la ricerca del benessere delle persone e dell’ecosistema? Quale ruolo per il canale distributivo in questo scenario in cambiamento? Al GreenRetail Forum&Expo 2016, interverranno molteplici voci di retailer, industria e stakeholder, che porteranno le loro testimonianze ed esperienze verso l’innovazione sostenibile supportata dalla trasparenza. Numerosi gli appuntamenti in programma: il dialogo sarò ospitato dai Forum che mettono a confronto i diversi attori sul loro ruolo e...
Il bello della sostenibilità è che dove arriva porta senso, anche nel retail

Il bello della sostenibilità è che dove arriva porta senso, anche nel retail

Giovedi 22 settembre alla VI edizione del GreenRetailForum&Expo assieme ai nostri partner e ai tanti protagonisti metteremo a tema la trasparenza dei prodotti lungo tutta la filiera per stimolare un consumo consapevole e più in generale per parlare di sostenibilità nel retail. Il tema è sempre più attrattivo per la business community e per i consum-attori anche se la difficoltà di inserirlo tra le priorità dell’agenda rimane immutata.Una cosa di cui ci siamo accorti e che ci motiva sempre di più è che la sostenibilità è bella perché dove arriva porta senso. E il senso oggi è forse la merce più preziosa per tutti noi, è quello che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande e di importante, in cui troviamo soddisfazione e motivazione per andare avanti, per fare del nostro meglio. Come cambierebbe il mestiere del retailer se fosse sempre più vicino ai temi della sostenibilità? Pensate come cambierebbe la vita delle persone che vi lavorano, dell’addetto vendita, del capo reparto o del direttore di una delle migliaia di supermercati della penisola se da domani diventassero sempre più consapevoli di essere parte di una grande storia in cui non sono in gioco solo i profitti dell’insegna e il proprio stipendio a fine mese ma anche il benessere psico-fisco, la salute, i diritti e la dignità delle persone, addirittura la sussistenza stessa di tanti che vivono ai margini del sistema. Sarebbero più attenti e interessati a come svolgere al meglio il proprio lavoro? E non avrebbero forse più motivazione, non si sentirebbero investiti di una responsabilità che li spinge a comprendere meglio le esigenze del cliente e a...
Trasparenza per Consumi Consapevoli: tutto il mondo la chiede, mettiamola in agenda per il 22 settembre

Trasparenza per Consumi Consapevoli: tutto il mondo la chiede, mettiamola in agenda per il 22 settembre

Articolo introduttivo per la VI edizione del GreenRetailForum&Expo del 22 settembre, Milano, Fabbrica del Vapore. In tutto il mondo i consumatori cercano trasparenza e danno fiducia alle aziende che si rendono trasparenti con informazioni chiare, tracciabilità sull’origine delle materie prime, luogo e modi di produzione. Ce lo dicono i dati Nielsen pubblicati nella prima parte dell’anno (vedi immagine) e ce lo racconterà nel dettaglio Claudia Suarez-Gapp (Nielsen Europe) nel suo intervento sui trend del retail sostenibile.   Una bella notizia, certo, ma non è esattamente una sorpresa. Infatti, come diciamo da qualche tempo, una scelta di consumo consapevole per essere praticabile ha bisogno che il mercato sia trasparente, ovvero che il sistema economico agevoli la possibilità di conoscere come e quanto un prodotto impatta sulla vita di chi lo compra e sul sistema socio-economico che lo ha prodotto e dovrà poi smaltirlo. Non è un caso che la domanda che ispira questa VI edizione del GreenRetailForum&Expo si chiede: quale ruolo hanno i retailer nell’offrire trasparenza? E i cittadini sono davvero attenti alla trasparenza quando fanno la spesa? In ultimo: la trasparenza può essere una leva di marketing che mette d’accordo chi produce, chi compra e chi vende? Percezione della trasparenza e talkability: i social promuovono i retailer Per cominciare a rispondere a queste domande abbiamo sondato gli umori dei consum-attori sul web, analizzando quanto scrivono gli italiani sui social e nei vari forum e blog, la cosiddetta talkability. E in questo caso la sorpresa un po’ si sente: infatti pare che le insegne della distribuzione organizzata siano tra gli attori più affidabili del mercato nel dare fiducia al cliente...