Il bello della sostenibilità è che dove arriva porta senso, anche nel retail

Il bello della sostenibilità è che dove arriva porta senso, anche nel retail

Giovedi 22 settembre alla VI edizione del GreenRetailForum&Expo assieme ai nostri partner e ai tanti protagonisti metteremo a tema la trasparenza dei prodotti lungo tutta la filiera per stimolare un consumo consapevole e più in generale per parlare di sostenibilità nel retail.

Il tema è sempre più attrattivo per la business community e per i consum-attori anche se la difficoltà di inserirlo tra le priorità dell’agenda rimane immutata.Una cosa di cui ci siamo accorti e che ci motiva sempre di più è che

la sostenibilità è bella perché dove arriva porta senso.

E il senso oggi è forse la merce più preziosa per tutti noi, è quello che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande e di importante, in cui troviamo soddisfazione e motivazione per andare avanti, per fare del nostro meglio.

Come cambierebbe il mestiere del retailer se fosse sempre più vicino ai temi della sostenibilità?
Pensate come cambierebbe la vita delle persone che vi lavorano, dell’addetto vendita, del capo reparto o del direttore di una delle migliaia di supermercati della penisola se da domani diventassero sempre più consapevoli di essere parte di una grande storia in cui non sono in gioco solo i profitti dell’insegna e il proprio stipendio a fine mese ma anche il benessere psico-fisco, la salute, i diritti e la dignità delle persone, addirittura la sussistenza stessa di tanti che vivono ai margini del sistema.
Sarebbero più attenti e interessati a come svolgere al meglio il proprio lavoro?
E non avrebbero forse più motivazione, non si sentirebbero investiti di una responsabilità che li spinge a comprendere meglio le esigenze del cliente e a farvi fronte con il massimo dell’impegno e della cura? Molto probabile.
E se lo stesso cominciassero a pensarlo anche i manager, buyer, category, amministrativi ecc? Forse avremmo delle organizzazioni distributive più dinamiche, efficienti e sostenibili.

Per questo motivo, se fossi il manager di un’insegna o il direttore di un punto vendita non avrei dubbi:
il 22 settembre porterei la mia squadra alla Fabbrica del Vapore a prendere una boccata di ossigeno, a respirare una dimensione del retail che odora di senso e di sostenibilità. E cosa non trascurabile, porta anche maggiore efficienza.
Bisogna solo stare attenti a non respirarne troppa, si rischiano capogiri e inversioni di rotta repentine.

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